venerdì 29 aprile 2011

Notte Bianca a Firenze



Notte Bianca -
30 aprile 2011 - Firenze

in via del Parione (da via Tornabuoni a Piazza Goldoni)
Ombre
da Il Viandante e la sua Ombra,.
Installazioni di Ignazio Fresu

Dal dialogo scritto da Nietzsche che si pone nella lunga tradizione che considera il viaggio come metafora della conoscenza del Mondo e dell’Io; eppure la tradisce, perché a differenza delle figure classiche, definite dall’aver una meta, uno scopo, il suo viandante ha rinunciato ad ogni obiettivo.
E se il Viandante non ha scopo, allora perché confrontarsi con l’ombra, se non ha bisogno di profezie o di risposte? Semplicemente per parlar a se stesso, in quel senso originale e straniante che è il sentirsi improvvisamente fuori-da-sé, il guardarsi con altri occhi, liberandosi delle maschere e delle corazze costruite ogni giorno per difendersi dalla vita.
Alessio Brugnoli

Giochi per tutti con gadget e merenda - al Parco Prato

giovedì 28 aprile 2011

Mostra sul MOVIMENTO


Venerdi 29 aprile 2011
Mostra sul MOVIMENTO
SALA ESPOSITIVA
Officina Giovani Prato
in occasione della giornata mondiale della Danza.
Dalle ore 10:30 alle ore 23:00...
Espongono:
Maurizio Carraresi,
Enzo Correnti,
Mariagiulia Da Riva,
Darragh Hehir,
Lauraballa
e Pier Francesco Martini.
-
Inserito da Enzo Correnti

mercoledì 27 aprile 2011

Presentazione libro e gioco alla libreria Marzocco - Prato

PRESENTAZIONE ….CON DELITTO!

SABATO 30 aprile ORE 17.00

PRESSO LIBRERIA MARZOCCO, VIA VALENTINI 7 – PRATO CITY

UNA SERATA ALL’INSEGNA DEL GIALLO E DEL DIVERTIMENTO: SCOPRI IL COLPEVOLE IN UNA INEDITA PARTITA A CLUEDO!

PRESENTAZIONE DEL TESTO “LO STRANO MISTERO DI TORRE MOZZA” di V. Galati ed. Onirica

ingresso libero

"Bisenzio, fiume di vita e di lavoro" mostra fotografica e presentazione libro - Prato

mercoledì 27 aprile, alle ore 11:00
presso la sala ovale del Palazzo Banci Buonamici
sede della Provincia di Prato (via Ricasoli 17)
verrà inaugurata la mostra fotografica
"Bisenzio, fiume di vita e di lavoro"

Saranno presenti: Alessio Beltrame Assessore Aree Protette Provincia di Prato,
Fabrizio Nucci direttore Nte, Davide Bischeri fotografo.

Venerdì 29 alle 18.00 sempre nella sala ovale del Palazzo Banci Buonamici
verrà invece presentato l'omonimo volume alla presenza delle autorità
provinciali e degli autori

(ulteriori info 0558970557)



La mostra Bisenzio Fiume di vita e di lavoro verrà inaugurata mercoledì 27 aprile alle ore 11.00 presso il pian terreno del Palazzo Banci Buonamici sede della provincia di Prato, ente patrocinatore della manifestazione.

Saranno presenti l'Assessore alla Aree protette Alessio Beltrame, il fotografo Davide Bischeri, il direttore di Nte e del giornale Metropoli Fabrizio Nucci.

L'esposizione che si protrarrà fino al 6 di maggio e che sarà aperta al pubblico in orario (10.00 - 13.00) / 16.30-19.30, è compostada circa 40 foto di grande formato divise per soggetto: il bosco, le sorgenti, i ponti, i castelli etc. Le fotografie, realizzate da Davide Bischeri, verranno accompagnate dalla proiezione del film-documentario ... e nel mezzo scorre il Bisenzio di Bruno Santini e Leonardo Scucchi.

L'allestimento, curato da Nte e realizzato graficamente da Cristiano Pancani, ha lasciato molto spazio alle immagini delle industrie e degli impianti presenti sul Bisenzio, riprendendo l'impostazione voluta dall'architetto Giuseppe Guanci per lo specifico capitolo del
volume-catalogo Bisenzio, fiume di vita e di lavoro, che verrà presentato al pubblico venerdì 29 alle ore 18.00 sempre negli stessi locali della mostra.


presentazione libro Francesco Napoli "Poesia Presente" - Pistoia





Venerdi 29 aprile alle ore 18
, presso Lo Spazio di via dell'ospizio, verrà presentata il libro di Francesco Napoli "Poesia Presente" (Raffaelli Editore, 2011, euro 18,00). Oltre all'autore interverranno i poeti Roberto Carifi e Giuseppe Grattacaso e l'editore Valter Raffaelli.

Francesco Napoli presenta una nuova antologia della poesia contemporanea, dal titolo Poesia Presente. In Italia dal 1975 al 2010 . Un libro che oltre a percorrere e analizzare gli ultimi decenni della poesia italiana contemporanea dal 1975 al 2010, indaga, preliminarmente, alcune domande: “A quando far risalire l’inizio del Novecento? A quando una sua eventuale fine? [...]” Come spiega Francesco Napoli, “il ‘vuoto letterario’, di cui parla nella rivista Nuovi Orizzonti Pasolini (1971), aprì gli anni Settanta, segnati da una Koiné letteraria e linguistica: la ripresa dell’allegoria, l’allargamento ad altre aree, soprattutto a quella anglofona, e la rottura con la Neoavanguardia. [...] L’ingresso degli anni Ottanta ha mosso invece i temi del neo-volgare, ‘dell’interdialettalità della lingua’, e della necessità di assorbire la prosa nella poesia [...] Lo sguardo va poi agli anni Novanta, visti come un periodo poetante nell’Essere, rivolto al mondo e al trascendente, fino a toccare le soglie del nostro tempo dove i poeti appaiono un’espressione fertile e in costante evoluzione: una presenza attiva.”

Francesco Napoli (1959), è critico letterario, consulente editoriale e giornalista, ha pubblicato numerosi saggi sulla poesia italiana contemporanea in riviste specializzate quali “Prospettive Settanta”, “Otto e Novecento”, “ClanDestino”, “Atelier” e “Poesia” e in volume ha curato per Leonardo Editore “Milano racconta”, “Napoli racconta” (1993) e “Milano visione” (1997). Per Alfredo Guida Editore il volume “Viaggio nel mezzogiorno” di Giuseppe Ungaretti (1995). Per Jaca Book l’antologia “Poesie di Alfonso Gatto” (1998). Ha pubblicato, sempre per Jaca Book, il volume di conversazioni critiche sui poeti contemporanei “Novecento prossimo venturo” (2005).

per info:

LO SPAZIO di via dell'ospizio

Via dell'ospizio 26/28 Pistoia

tel/fax 0573/21744

lo-spazio@libero.it

www.lospaziodiviadellospizio.sitiwebs.com

Un pomeriggio sonoro al Museo del tessuto di Prato - per tutta la famiglia

Sabato 30 aprile ore 16.30

Amico Museo 2011 / Giornata Internazionale dei Musei ICOM 2011:

“Suonare il tessuto”

L'analisi di varie tipologie di filati e tessuti e dei loro colori, disegni e forme trasformerà la materia tessile in una vera e propria partitura musicale, da decifrare e da eseguire con l'utilizzo di oggetti tessili e di strumenti musicali didattici.

attività gratuita per max 20 bambini da 6 a 14 anni. E' prevista la collaborazione dei genitori

Prenotazione obbligatoria.




sabato 23 aprile 2011

FEDERALISMO DOPO LA PRESENTAZIONE ALLE GIUBBE ROSSE

IL PROBLEMA DEI SOCIAL NETWORK

I moderni mezzi di socializzazione, come i social group, come FaceBook, difficilmente si prestano a diventare strumenti di scambio approfondito di idee. Perché?
Perché sono strutturati come una palestra dove gli interlocutori sono contemporaneamente anche pubblico, dove i destinatari sono sia conosciuti che non, dove si stabilisce una sorta di disparità psicologica rispetto a coloro che ci sono davanti.
Una palestra è una struttura di esibizione e non di scambio. Si va su facebook per apparire, per confermarsi, o per informare, propagandare. Quelle poche volte che ci sono, le contrapposizioni, assumono un tono violento proprio perché chi si contrappone percepisce di andar contro a ciò che ci si aspetta normalmente, cioè la convenzione omologante.
In uno scambio riflessivo invece la contrapposizione serena è d'obbligo, proprio per poter approfondire i problemi. In una palestra sociale ciò che si cerca è l'accettazione del gruppo, il proprio riconoscimento, la conferma del sé. La contrapposizione può valere solo per chi fa un'incursione in una palestra avversa e intenda limitare la sua presenza a quella incursione o a poche altre, non prevede insomma una permanenza, uno stare.

Tuttavia facebook è sostanzialmente una piazza in cui si depositano espressioni del proprio pensiero che possono essere lette e riflettute e ricevere risposte. Cosa impedisce che tale scambio possa essere riflettuto?

Lo abbiamo accennato: il fatto del rapporto fra lo scrivente e i propri possibili interlocutori, basato su una base di conoscenze diversificate. Basato inoltre su possibilità non decisionali (prive quindi di responsabilità) e su conoscenze personalizzate: generalità, gusti, desideri - cioè sul come si (intende) apparire. Questa struttura di base è inoltre rafforzata dalla consuetudine alla fretta con la quale si è soliti esser presenti sulla piazza 'sociale'.


UN TENTATIVO

Facciamo finta comunque che sia possibile selezionare un gruppo all'interno del gruppo delle presenze, un gruppo che ha avuto modo di conoscersi in altra occasione e che sia quindi possibile utilizzare FB come appendice di continuità rispetto a un dialogo già iniziato.

Facciamo finta che questo post non sia altro che la continuazione del dibattito iniziato alle Giubbe Rosse in occasione della presentazione di SCHEDA, sul tema del FEDERALISMO.

Personalmente vorrei tornare su pochi punti fra i numerosi che sono stati toccati, il tema dell'organizzazione rispettando le differenze e quindi il tema dell'identità e quindi il tema dei valori.


IL RISPETTO DELLE DIFFERENZE

L'organizzazione sociale centralizzata non può, per principio, rispettare le differenze, può solo mirare ad un ideale umano astratto, magari basato sulla giustizia, magari basato sulla libertà ma inevitabilmente omologante.

Cos'è infatti la libertà che non prevede decisioni importanti e che non le prevede in ambito sociale?
In una organizzazione centralizzata le scelte impositive sono prese al centro, gli impieghi economici sono decisi al centro, i candidati alla rappresentanza sono decisi al centro, il rapporto fra cittadini e rappresentanti sono rapporti di giudizio astratto operato attraverso mass media e la posizione dei cittadini è necessariamente esclusivamente passiva.
Cos'è la giustizia sociale? Non si tratta solo di eguaglianza economica evidentemente. La giustizia stabilisce i valori fondamentali che non possono che basarsi sulla conoscenza e coscienza della struttura sociale. Si tratta del riconoscimento e del rispetto dei ruoli che le varie figure assumono nella società, dove le persone hanno il valore generale umano irrinunciabile ma hanno anche un valore concretamente interno alla società per il ruolo che svolgono e per come lo svolgono e la giustizia è il rispetto di questa funzione che tiene conto delle umane debolezze ma che sa anche riconoscere i vari meriti, che sa sostenere e apprezzare.
Com'è possibile tutto ciò in una società in cui tutti i ruoli sono necessariamente lontani dal momento che niente è deciso in loco?

Il federalismo è quindi, prima di tutto, l'avvicinamento dell'organizzazione sociale alla percezione umana, al contatto umano, laddove gli uomini si possono conoscere e si possono distinguere per le loro specifiche differenze.


L'IDENTITÀ

Ma se l'organizzazione sociale deve riconoscere, adattarsi e sfruttare le differenze, di che differenze si parla?
Si parla di differenze di razza, di differenze etniche, di differenze di censo, di differenze individuali?

Parlando di organizzazione sociale le differenze da prendere in considerazione non possono che essere tali per cui le differenze individuali siano riconoscibili come parti di un insieme, di un insieme capace sia di funzionare che di appagare il senso della vita di coloro che vi appartengono.

Se "tutti gli uomini sono creati uguali" questa uguaglianza deve essere mantenuta ferma anche nel rispetto delle diversità individuali, etniche e razziali. Deve esserci una uguaglianza capace di accogliere il riconoscimento delle differenze che si intendono rispettare.
Diciamo allora che anche nel riconoscimento di differenze razziali ed etniche (cioè di quelle differenze che sono il portato ormai cristallizzato della storia precedente), tale riconoscimento non può sconfinare in una attribuzione diversificata di valore alle differenze riconosciute.

Tuttavia le differenze riconosciute confliggono e confliggono inevitabilmente. La globalizzazione ha portato alla convivenza nello stesso spazio sociale di provenienze assai diverse. Il mondo occidentale viene da un passato recente segnato dalla spinta al progresso, dall'abolizione sempre maggiore dei limiti alle libertà in campo religioso, nei rapporti uomo-donna, in campo sessuale, fino ad arrivare a libertà individuali nel campo dell'abbigliamento, del comportamento, del linguaggio. Nello stesso tempo questa spinta alla progressiva liberazione dell'individuo si trova a convivere con gruppi di cittadini che provengono da paesi in cui il passato recente ha portato non a una progressiva liberazione degli individui, ma ad un rafforzamento a legami sociali ancor più severi.
Questa contrapposta dinamica rende difficile la costruzione di una visione unitaria di una società di riferimento capace di mantenere fermo il rispetto generale originario del "tutti gli uomini sono creati uguali".
La società si va organizzando per prove ed errori, in modo frammentario, producendo isole umane di valore differenziato. Il privato delle varie etnie conviventi diventa sempre più ampio e nascosto rispetto al vissuto sociale. Le leggi della società si costituiscono cercando di ignorare le differenze che si mantengono nella privatezza delle famiglie o anche dei posti di lavoro per una difficoltà oggettiva di poterle accettare tutte nelle loro differenze.
Ciò che succede è che nei paesi occidentali le leggi generali ed evidenti sono quelle che si riferiscono al procedere progressivo, lasciando in ombra e sotto la legge le differenze di coloro che in gran parte vengono anche lasciati senza rappresentanza politica, senza possibilità elettorale.

In altri paesi, musulmani, o comunisti, o di altra tradizione, avviene una cosa simile e contraria: ciò che è reso palese legalmente è ciò che non contempla la libertà dell'occidente. Qui gli occidentali che non riconoscono quella legislazione vi si piegano formalmente senza accettarla intimamente. Esattamente come accade qui in modo complementare.

E tuttavia sia a livello internazionale che all'interno di ogni singolo paese la convivenza di queste diverse opzioni è inevitabile. È un problema di identità?


IDENTITÀ

Da un certo punto di vista sembrerebbe che proprio le diverse identità siano ciò che costituisce il problema. Infatti ogni identità si è costituita in ambienti relativamente isolati e proprio su tale isolamento ha costituito il proprio sistema che si è distinto dagli altri.
La Confederazione Svizzera rappresenta un esempio di federalismo teso a conservare delle identità costituite precedentemente all'unirsi federativo. Gli stati americani anche ma modellandosi su una comunanza di usi e costumi assai simili a tutto il territorio: lingua, approccio religioso, libertà costituzionali di tipo britannico. Mentre in Svizzera c'erano delle diversità molto maggiori a partire dalla lingua.
E tuttavia anche le differenze svizzere oggi si trovano di fronte a spinte che da una parte tendono a omogeneizzare (per esempio le minoranze linguistiche faticano a mantenersi anche nelle scuole sotto la spinta all'apprendimento dell'unicum inglese) e nello stesso tempo - e in qualche modo anche per la stessa tendenza omogeneizzante che tende a cancellare le vecchie differenze - si trovano a dover fare i conti con differenze nuove che non si disegnano in spazi diversi, cioè nei vecchi cantoni, ma si trovano a convivere negli stessi spazi.
Potremmo interpretare le spinte a ricorrere alle vecchie identità proprio come il colpo di coda che non può più reggere insieme il presente e che cerca quindi di non vedere o di abolire o di schiacciare quelle differenze con le quali si trova a convivere e con le quali non si riesce a trovare una sintesi.

Se si fa una piccola riflessione scopriamo per esempio che ciò che chiamiamo identità non è altro che la costruzione del nuovo, non è che la sintesi di diversità conviventi che ha saputo trovare il modo di unirsi rispettando quel valore originario e fondante che è "tutti gli uomini sono creati uguali".
L'impero romano ha unificato tradizioni estremamente diverse. L'impero britannico stesso ha portato elementi di uguaglianza in gran parte del suo impero. Elementi di uguaglianza che non hanno però impedito gli elementi di rottura. Ciò vuol dire che la spinta all'unificazione nel rispetto delle differenze trova dei limiti che sono soprattutto limiti geografici. Ma nello stesso territorio sembra che il problema dell'identità sia il problema del futuro nel senso che l'identità è il richiamo del futuro, nel senso che l'identità è una costruzione che guarda il futuro.

Cosa salvare del passato? Il principio originario: "tutti gli uomini sono creati uguali" e ciò che può esser salvato come presenza maggioritaria e funzionante, per esempio una lingua che subirà comunque parecchie commistioni, per esempio un canone artistico che pure dovrà saper accogliere altre commistioni.
Una libertà religiosa e di costumi che dovrà anche anche sapersi coniugare con la diversità e il rispetto dell'altro.


DOVE COSTRUIRE IL FUTURO?

Tutto ciò che deve esser fatto non potrà esser fatto se non verrà allestito un laboratorio funzionante, un incontro delle differenze che sappia incontrare il modo di convivere. Da questo punto di vista proprio il federalismo può costruire queste possibilità laboratoriali. Nessuna mente illuminata centrale potrà mai scoprire come mettere insieme le differenze che esistono e vivono insieme e che devono insieme trovare il modo di convivere.
Un federalismo che sappia intanto dare uguaglianza legale a ciò che "è stato creato uguale", cioè il riconoscimento di cittadinanza, la positività elettorale, la rappresentanza politica.

venerdì 22 aprile 2011

BALLATA DEL SEI PIÙ CINQUE

Con Maddaluno siamo resi uguali
da lunga ormai provata sosietà,
con il Balestri come mercuriali
andiam parlando nella società.

Di Franca conosciamo la cagione
per una figlia di sì gran vivacità.
Di Maurizio - l'alto - noi apprezziamo
la gentilezza e la creatività.

Di Martinelli scrittore e romanziere
di Siena causa fu l'abilità.
Di Marco Wong nettare rosso alfiere
col vecchio Swift trovammo un'unità.

Giulia Moretto di scuola non muore
ma nel teatro sarìa celebrità.
La cognatina Grazia abbraccio intanto
prima di giunger dove il freddo fa.

Wei Chen la cara allieva d'italiano
chiede conferma su quella nostra età,
ma Chiara ben conosce la stagione
di quel che della vita il corso ha.

Mettiamo in fin come ringraziamento
una d'Elisa che a Bologna sta
e Anna già lontana là a Firenze
da duri esami in sua cattività.

A tutti quanti dunque mando questa -
da sei più cinque altezza e lievità -
come ringraziamento di qualcosa
che sposta indietro la natalità.

giovedì 21 aprile 2011

FeDeRaLiSMo eSTReMo PeRFoMaNCe Di eNZo CoRReNTi e LauRaBaLLa



















FeDeRaLiSMo eSTReMo
PeRFoMaNCe Di
eNZo CoRReNTi e LauRaBaLLa
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Presentazione SCHEDA-SKEDA metropolitana
numero 2, anno secondo
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Firenze, 20 aprile 2011
Giubbe Rosse
Gran Caffè letterario
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Inserito da ENZO CORRENTI

martedì 19 aprile 2011

150 aNNi DeLL'uNiTà D'iTaLia (1861-2011)

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1861 - Giuseppe Garibaldi
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1944 - Partigiani
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1945 - Milano, Piazzale Loreto...
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1900 - Gaetano Bresci, tessitore, anarchico e uccisore di re.
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PeRFoRMaNCe CHe NoN C'è...
150 aNNi DeLL'uNiTà D'iTaLia" by l'uomo carta

Foto selezionate da Enzo Correnti

Grafica, edizione e montaggio: _guroga

© eNZo CoRReNTi


PReSeNTaZioNe SKeDa numero 2, secondo anno, aLLe GiuBBe RoSSe Di FiReNZe


PReSeNTaZioNe SKeDa numero 2, secondo anno
al Gran Caffè Storico letterario GIUBBE ROSSE
Con il patrocinio del comune di Firenze
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Incontri letterari alle Giubbe Rosse
a cura di Massimo Mori
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MERCOLEDI 20 APRILE 2011, ORE 17:00

Presentazione del numero 2, secondo anno della rivista

SCHEDA / SKEDA metropolitana

Dedicata al "Federalismo"

Performance calligrafica cinese ANTHONY TANG

Performance sul tema di ENZO CORRENTI E LAURABALLA

IGNAZIO FRESU intervista all'artista venezuelano GUSTAVO MAESTRE

Segue la TAVOLA ROTONDA

Conversazione col pubblico, intervengono:

GIUSEPPE GREGORIO & RUDI RUSSO

Alle ore 20 "Cena ad Arte" con letture, interventi e confronti.
(prenotazione obbligatoria telefono: 055.212280 - cellulare: 328.0663827)

In collaborazione col Sindacato Nazionale Scrittori

mercoledì 6 aprile 2011

conferenza del Prof. G.Nigro : Economia e società pratese durante il Risorgimento - Museo del tessuto - Prato


L’Associazione Amici del Museo del Tessuto

invita gli appassionati di storia e della città di Prato alla conferenza

condotta dal Prof. Giampiero Nigro

Economia e società pratese durante il Risorgimento

Mercoledì 20 Aprile 2011 ore 21.30


Seguirà la visita all’esposizione

Garibaldi a Prato tra cimeli, storia e leggenda”


Ingresso libero, prenotazione consigliata


gli appuntamenti del Museo del Tessuto di Prato: laboratori e musica.


Dedicato alle famiglie

Sabato 9 aprile ore 15.30-17.30

Laboratorio di ceramica

Laboratorio pratico di manipolazione dell’argilla e sperimentazione di alcune tecniche di base per la realizzazione di varie forme di ceramica.

Iniziativa organizzata in collaborazione con la Cooperativa Girolemura - Museo della Ceramica di Montelupo in occasione della mostra “Ceramiche e Tessuti”.

Attività gratuita per un massimo di 20 bambini dai 6 ai 15 anni.

L’attività prevede la collaborazione dei genitori.

Prenotazione obbligatoria.

Materiali richiesti: una scatola di cartone con cui portare via l’oggetto realizzato.

> Musica Maestro!

Venerdì 8 aprile ore 21.00

“Incontri con il Maestro”

Giorgio Morozzi, pianoforte

Suites Inglesi di Johann Sebastian Bach

Introduce Paolo Ponzecchi

Rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato e dalla Scuola di Musica “G. Verdi”, in collaborazione con l’associazione Amici dei Musei e dei Beni

Ambientali, la Fondazione Museo del Tessuto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.

Ingresso gratuito

Sabato 9 aprile ore 17.00

“L’Ora del Concerto - XXIII Edizione”

Maria Kouznetsova, violino

Giovanni Nesi, pianoforte

Musiche di Mozart, Beethoven, Wieniawski, Bartòk, Szimanowsky

Rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato e dalla Scuola di Musica “G. Verdi”, in collaborazione con l’associazione Amici dei Musei e dei Beni

Ambientali, la Fondazione Museo del Tessuto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.

Ingresso gratuito

per info:

Chiara Lastrucci
Museo del Tessuto
via Santa Chiara n. 24 - 59100 Prato - Italy
tel. +39 0574 611503
fax +39 0574 444585
www.museodeltessuto.it


presentazione libro Sasha Perugini "Variazioni cromatiche. Storie a Colori" - Pistoia




Venerdi 8 aprile alle ore 18,00
, presso Lo Spazio di via dell'ospizio, verrà presentato il volume di Sasha Perugini "Variazioni cromatiche. Storie a colori" (Gli Ori, 2010). Oltre all'autrice, interverrà Virginia Fabrizi Gori.

Variazioni cromatiche é una raccolta di diciotto racconti a colori in rigoroso ordine cromatico. S’inizia con Luce in cui il protagonista s’interroga sulla labilità delle percezioni (colori come emozioni) per arrivare a Nero, storia di un chimico il cui compito è preservare gli standard delle tonalità dei filati di un laboratorio di arazzi. Scatti di quotidianità in cui il colore è metafora dell’intimità percettiva ed emotiva. Colore dopo colore, l’autrice riordina e ripulisce, in punta di piedi, la polvere di parole che cade quotidianamente sui personaggi mostrandoci un caleidoscopio di emozioni, paure e aneddoti in cui è facile lasciarsi e ritrovarsi.

Sasha Perugini è nata a Siena, da madre Belgradese. Nel corso degli anni ha vissuto in varie città in Italia e all’estero. Esordisce nel 2004 con Intimo Abbecedario, tradotto in serbo. L'ultima pubblicazione è del 2010: Variazioni Cromatiche per Gli Ori, raccolta di 18 racconti a colori in ordine cromatico.
In parallelo si occupa di educazione universitaria internazionale. Attualmente è il direttore entrante del Syracuse University Florence Centre. Vive a Firenze. www.sashaperugini.it.

per info:
LO SPAZIO di via dell'ospizio

Via dell'ospizio 26/28 Pistoia

tel/fax 0573/21744

lo-spazio@libero.it


Presentazione libro "MUAY THAI - l'ultimo sigillo" alla liberia Marzocco - Prato

SABATO 9 APRILE ORE 17.00

CHRISTIAN EMANUELE LENZI PRESENTA IL SUO ROMANZO “MUAY THAI – l’ultimo sigillo”

Il confronto tra un’antica conoscenza orientale e il mondo occidentale fanno da sfondo a questo avvincente romanzo dove niente in realtà è come sembra…. Una storia ricca di colpi di scena ma soprattutto un affascinante viaggio alla scoperta della meditazione e delle filosofie orientali.

LIBRERIA MARZOCCO

VIA VALENTINI 7- PRATO CITY

venerdì 1 aprile 2011

appuntamento con la critica letteraria a Lo Spazio di via dell'ospizio - Pistoia




Sabato 2 aprile alle ore 18
, presso Lo Spazio di via dell'ospizio, appuntamento con la critica letteraria a partire dalla presentazione dei saggi di Giancarlo Alfano "Paesaggi, mappe, tracciati. Cinque studi su Letteratura e Geografia" (Liguori, 2010, pp. 256, euro 21,50) e di Domenico Scarpa "Storie avventurose di libri necessari" (Gaffi, 2010, pp. 330, euro 16,00). I due autori saranno accompagnati da Massimo Bucciantini e Augusto Iossa Fasano.

Paesaggi, mappe, tracciati di Giancarlo Alfano racconta la narrativa del secondo Novecento attraverso il suo rapporto col trattamento figurale dello spazio. La letteratura si è sempre misurata con la geografia, utilizzando ampiamente le metafore dello spazio, della misura e del tragitto. Nel Novecento il confronto è diventato più serrato. Oggi che i satelliti ci mostrano la Terra dallo Spazio, lo spazio della scrittura ci interroga sulle nostre abitudini culturali e torna a mettere in movimento i territori. Storie avventurose di libri necessari di Scarpa è una traversata del Novecento italiano. Racconta, in undici saggi, le fortune e gli infortuni, i segreti e gli intrighi delle opere che hanno dato forma a un secolo di letteratura. Racconta le avventure dei libri, ma anche di chi li ha scritti: e per riuscire a farlo ricorre a carte d'archivio, a documenti inediti, a lettere private, a scritti dimenticati o nascosti dagli autori stessi.

Due saggi che affermano con forza la possibilità di un' altra critica letteraria.
Domenico Scarpa (Salerno, 1965) insegna Letteratura italiana all’Università di Napoli “L’Orientale”. Scrive per Il Sole 24 Ore, La Stampa, Il Manifesto, L’Indice. Ha tradotto libri di Jonathan Coe, Cathleen Shine, Philippe Forest, e ha curato testi di André Breton, Natalia Ginzburg, Robert L. Stevenson, oltre a numerosi saggi di cui uno dedicato a Italo Calvino.
Giancarlo Alfano (1968) insegna Letteratura italiana alla Seconda Università di Napoli. Tra i suoi libri, Gli effetti della guerra (Roma 2000), Dioniso e Tiziano (Roma 2001), Dalla città alla repubblica delle lettere (Roma 2003).



S-filare ... appuntamento con la danza al Museo del tessuto