Arte postale… IL PRIMO PASSO – Tecnologie e mutamenti sociali
Alla presentazione di SKEDA numero 1, anno 3, svoltasi il 2 marzo 2012 nella Sede di Skeda a Prato, sono stato invitato come relatore insieme ad un filosofo – Valter Bucelli - e un esperto di teatro contemporaneo – Edoardo Donatini - organizzazione Metastasio Prato - a parlare e interpretare il nostro “PRIMO PASSO, tra Tecnologie e mutamenti sociali contemporanei”. Claudio Balducci, capo redattore di SKEDA, essendo a conoscenza della mia passione per l’Arte Postale e in particolare della mostra “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” che da 5 anni organizzo alla Carrozzeria Rizieri di Pontedera (Pisa), mi ha invitato a parlare di come si pone questa forma d’arte apparentemente legata a un vecchio modo di comunicare, dentro il mondo tecnologico contemporaneo. Personalmente sono nell’arte postale da sempre ma ufficialmente da pochi anni dopo un breve incontro con Vittore Baroni. Ho verificato tuttavia che la maggior parte delle persone presenti conoscevano poco questa realtà artistica, quindi ho iniziato facendo una piccola descrizione di cos’è l’arte postale. Ho nominato anche qualcuno presente su Dodo/Dada, ho detto di Claudio Romeo creatore del social network “Dodo/Dada – Arte Postale”, spazio di confronto in italiano; di Fausto Paci, il viaggiatore immobile grazie all’arte postale; di Ray Johnson, definito il più grande artista sconosciuto di New York che dal 1962 in poi ha saputo far conoscere l’arte postale a tanti di noi. Ora, nel 2012, dopo 50 anni, si stanno organizzando diversi eventi a lui dedicati. Dopo queste premesse mi è stato naturale nominare Anna Boschi e il suo archivio di Arte Postale a Castel San Pietro Terme (Bo) e poi tanti altri artisti che ho il piacere di conoscere come Vittore Baroni, che è stato recentemente al Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato (dove tra i presenti c’erano persone che lo conoscevano). Ho poi parlato dei Santini Del Prete e la loro non-arte, Giovanni e Renata Strada, Mariano Bellarosa e Claudio Gavina (la brigata Topolino). Per quanto riguarda i mail-artisti stranieri mi sono soffermato su Clemente Padin, personaggio che considero straordinario per le sue capacità artistiche e per tutto quello che gli è capitato durante la dittatura militare in Uruguay – con il carcere ma anche con la campagna di solidarietà internazionale che ha fatto seguito alla sua scarcerazione. Sto scrivendo di getto quello che ricordo di aver detto nella mia relazione e passo dunque al nocciolo della questione, al tema della serata, al PRIMO PASSO relativo all’arte postale e di come questa si ponga nel mondo contemporaneo. Dopo aver accennato a come possono esser realizzate le cartoline artistiche, le buste e i francobolli, ho detto che mentre nel passato l’arte postale era REAZIONE-STIMOLO tra due artisti, oggi, grazie a internet, tutto si è velocizzato. Comunicare e fare conoscere questa forma di arte è diventato più semplice e immediato, resta lo scambio tra due o più mailartisti ma si può rendere più facilmente pubblica l’immagine usando la rete. Personalmente in un primo momento avevo pensato che la rete potesse uccidere il mondo dell’arte postale ma presto ho cambiato idea, oggi è proprio grazie alla rete che tanti ne vengono a conoscenza: le mostre su questo genere sono più numerose, e, malgrado qualcuno abbia creduto di banalizzare questa forma d’arte, la maggior parte di noi continuerà a farla finchè esisterà la carta e le poste. Alla fine della mia relazione ho parlato del fatto che i mail artisti non si limitano a fare manufatti cartacei, spesso sono anche performer, poeti visivi, videoartisti e costruttori di libri d’artista. Penso insomma di aver dato il mio contribuito alla conoscenza di questa forma d’arte che, partita da un mezzo diventato velocemente antico, è riuscita ad abbracciare le nuove tecnologie senza staccarsi dalla sua base timbro-posta.
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Il testo è stato inserito su Dodo-Dada - Arte Postale
http://dododada.ning.com/events/presentazione-skeda-metropolitana-numero-1-anno-3-il-primo-passo
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