martedì 27 marzo 2012

Electro BAU presentazione del nono numero di BAU Contenitore di Cultura Contemporanea


Electro BAU presentazione del nono numero di

BAU Contenitore di Cultura Contemporanea

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Settimana della Cultura 2012 in Toscana

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Domenica, 22 aprile 2012 – ore 17:00 / 19:30

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Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea GAMC

Palazzo delle Muse
Via Giuseppe Mazzini, 22 Viareggio (Lucca)

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Un gran numero di operatori attivi nelle più diverse discipline si sono collegati tra loro dando origine alla positiva energia creativa che BAU, dal 2004, raccoglie e mette in circolo attraverso mostre, incontri e soprattutto grazie alla “scatola” in tiratura limitata BAU Contenitore di Cultura Contemporanea, che ospita contributi originali di autori internazionali impegnati nella sperimentazione di nuovi linguaggi, tecnologie e materiali.
Electro BAU è l’espressione che meglio fotografa questa situazione ed è anche il titolo del nono cofanetto BAU, presentato in anteprima alla GAMC di Viareggio con interventi sonori, video e performance di alcuni dei partecipanti.

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E-mail: gamc@comune.viareggio.lu.it
Sito Web: http://www.gamc.it
Telefono: 05527189750

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Sono presente con le mie opere nei 200 contenitori di Electro BAU
BAU Contenitore di Cultura Contemporanea numero 9, anno 2012.

venerdì 23 marzo 2012

NOI del PRIMO APRILE (seconda edizione)



Skeda presenta

NOI DEL 1° APRILE
Seconda edizione

Dal 1 AL 22 APRILE 2012

Spazio espositivo SEDE SKEDA
Via Carraia, 27 – Prato

Personale di ENZO CORRENTI

Angolo lettura con il libro di CHIARA RECCHIA
E LA TRISAVOLA SI FECE FORNAIA
Fra legittimisti borbonici, garibaldini, briganti e nostalgici papalini

Mostra di Arte Postale
Selezione di opere postali (mail art)
dalla collezione eSSeRCi SeNZa eSSeRCi

INAUGURAZIONE 1 APRILE 2012 ore 17:00
Segue brindisi per festeggiare il compleanno di Chiara Recchia e Enzo Correnti

FINISSAGE 22 APRILE 2012 ore 17.00
Presentazione del libro di poesie
L’ANNO DELLA RETE di CLAUDIO BALDUCCI
Con lettura di alcune poesie
Segue brindisi per festeggiare il compleanno di Claudio Balducci

Orario apertura:16:30 / 19:30 - Solo su appuntamento

Informazioni:
Claudio Balducci – Cellulare: 3280663827 – E-mail: claudiobalducci@alice.it
Enzo Correnti – Cellulare: 3475729513 - E-mail: enzo.correnti@libero.it

Grafica di _guroga

mercoledì 14 marzo 2012

Artisti a Km 0 VANIA PAOLIERI

VII INCONTRO di ARTISTI a Km 0
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Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
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AUDITORIUM - Viale della Repubblica, 277 – 59100 Prato
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Il VII artista è VANIA PAOLIERI
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La mia quercia... ha grandi rami
La trasformazione dalla materia all'Informale.
"Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma" A. Lavoisier
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Giovedì 15 marzo 2012 ore 21:00
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ARTISTI KM 0 è a cura di AParte (Associazione Pecci Arte)
in collaborazione del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci - Prato
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Inserito da Enzo Correnti

lunedì 5 marzo 2012

Presentazione del libro e La TRiSaVoLa Si FeCe FoRNaia Di CHiaRa ReCCHia

SCHEDA/SKEDA Metropolitana presenta il libro

e La TRiSaVoLa Si FeCe FoRNaia

fra legittimisti borbonici, garibaldini, briganti e nostalgici papalini.

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VENERDI, 9 marzo 2012, ore 15:30

presso MONASH UNIVERSITY PRATO CENTRE

Via Pugliesi, 26 - Prato

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La storia di una donna a cavallo dell'Italia pre e post-unitaria in una regione di confine del Regnoi delle due Sicilie con lo Stato della Chiesa

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INTERVENGONO:

FRANCESCO APERGI (Esperto in antropologia culturale)

DIANA TOCCAFONDI (Sovrintendente archivistico per la Toscana)

Sarà presente l'autrice CHIARA RECCHIA

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E' un'occasione per scoprire un libro originale parlando di fatti che hanno origine nell'Ottocento e che hanno ramificazioni nel nostro tempo.

E' un'occasione per parlare dell'Unità d'Italia e dei problemi che ha lasciato.

E' un'occasione per parlare della condizione delle donne nel passato e nel presente.

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Inserito da Enzo Correnti

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domenica 4 marzo 2012

Da SkeDa a DoDo-DaDa aRTe PoSTaLe

Arte postale… IL PRIMO PASSO – Tecnologie e mutamenti sociali

Alla presentazione di SKEDA numero 1, anno 3, svoltasi il 2 marzo 2012 nella Sede di Skeda a Prato, sono stato invitato come relatore insieme ad un filosofo – Valter Bucelli - e un esperto di teatro contemporaneo – Edoardo Donatini - organizzazione Metastasio Prato - a parlare e interpretare il nostro “PRIMO PASSO, tra Tecnologie e mutamenti sociali contemporanei”. Claudio Balducci, capo redattore di SKEDA, essendo a conoscenza della mia passione per l’Arte Postale e in particolare della mostra “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” che da 5 anni organizzo alla Carrozzeria Rizieri di Pontedera (Pisa), mi ha invitato a parlare di come si pone questa forma d’arte apparentemente legata a un vecchio modo di comunicare, dentro il mondo tecnologico contemporaneo. Personalmente sono nell’arte postale da sempre ma ufficialmente da pochi anni dopo un breve incontro con Vittore Baroni. Ho verificato tuttavia che la maggior parte delle persone presenti conoscevano poco questa realtà artistica, quindi ho iniziato facendo una piccola descrizione di cos’è l’arte postale. Ho nominato anche qualcuno presente su Dodo/Dada, ho detto di Claudio Romeo creatore del social network “Dodo/Dada – Arte Postale”, spazio di confronto in italiano; di Fausto Paci, il viaggiatore immobile grazie all’arte postale; di Ray Johnson, definito il più grande artista sconosciuto di New York che dal 1962 in poi ha saputo far conoscere l’arte postale a tanti di noi. Ora, nel 2012, dopo 50 anni, si stanno organizzando diversi eventi a lui dedicati. Dopo queste premesse mi è stato naturale nominare Anna Boschi e il suo archivio di Arte Postale a Castel San Pietro Terme (Bo) e poi tanti altri artisti che ho il piacere di conoscere come Vittore Baroni, che è stato recentemente al Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato (dove tra i presenti c’erano persone che lo conoscevano). Ho poi parlato dei Santini Del Prete e la loro non-arte, Giovanni e Renata Strada, Mariano Bellarosa e Claudio Gavina (la brigata Topolino). Per quanto riguarda i mail-artisti stranieri mi sono soffermato su Clemente Padin, personaggio che considero straordinario per le sue capacità artistiche e per tutto quello che gli è capitato durante la dittatura militare in Uruguay – con il carcere ma anche con la campagna di solidarietà internazionale che ha fatto seguito alla sua scarcerazione. Sto scrivendo di getto quello che ricordo di aver detto nella mia relazione e passo dunque al nocciolo della questione, al tema della serata, al PRIMO PASSO relativo all’arte postale e di come questa si ponga nel mondo contemporaneo. Dopo aver accennato a come possono esser realizzate le cartoline artistiche, le buste e i francobolli, ho detto che mentre nel passato l’arte postale era REAZIONE-STIMOLO tra due artisti, oggi, grazie a internet, tutto si è velocizzato. Comunicare e fare conoscere questa forma di arte è diventato più semplice e immediato, resta lo scambio tra due o più mailartisti ma si può rendere più facilmente pubblica l’immagine usando la rete. Personalmente in un primo momento avevo pensato che la rete potesse uccidere il mondo dell’arte postale ma presto ho cambiato idea, oggi è proprio grazie alla rete che tanti ne vengono a conoscenza: le mostre su questo genere sono più numerose, e, malgrado qualcuno abbia creduto di banalizzare questa forma d’arte, la maggior parte di noi continuerà a farla finchè esisterà la carta e le poste. Alla fine della mia relazione ho parlato del fatto che i mail artisti non si limitano a fare manufatti cartacei, spesso sono anche performer, poeti visivi, videoartisti e costruttori di libri d’artista. Penso insomma di aver dato il mio contribuito alla conoscenza di questa forma d’arte che, partita da un mezzo diventato velocemente antico, è riuscita ad abbracciare le nuove tecnologie senza staccarsi dalla sua base timbro-posta.

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Il testo è stato inserito su Dodo-Dada - Arte Postale

http://dododada.ning.com/events/presentazione-skeda-metropolitana-numero-1-anno-3-il-primo-passo

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Inserito da Enzo Correnti
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sabato 3 marzo 2012

COME EVITARE LA MERCIFICAZIONE DELL’ARTE NELL’ERA DELLA SUA RIPRODUCIBILITÀ TECNICA

da SCKEDA


Alla fine dello scorso mese si è celebrato a Bologna l’annuale rito dell’Arte Fiera, la più importante mostra mercato dell’arte italiana dove  gallerie d’arte provenienti da tutto il mondo, espongono in vendita le opere dei loro artisti.
Quest’anno l’importante vetrina è apparsa sottotono rispetto alle precedenti edizioni, sia per il forte calo di presenze degli espositori che dei visitatori. Come valutare questo fatto? causa della crisi economica o primo passo verso una ritrovata consapevolezza  che considera  l’arte non più solo merce?
Quello che stiamo attraversando è un periodo particolarmente difficile per l’arte contemporanea a causa dei tagli a quelle strutture come i musei dedicati alla promozione del contemporaneo che hanno ridotto o cessato del tutto l’attività: è accaduto per esempio alla Fondazione Pomodoro a Milano e al MADRE di Napoli. Nondimeno le vendite di opere d’arte non conoscono la crisi dell'euro e il rallentamento della crescita economica, tanto che nel 2011 hanno avuto ricavi record con incrementi che, secondo i dati forniti, sono stati del nove per cento rispetto al 2010.
Eppure la crisi di quelle strutture istituzionalizzate dell’arte contemporanea possono diventare un’opportunità, un primo passo in grado di dare un’indicazione su come interpretare la crisi e superarla.
Si presenta l’occasione della fine di una società consumistica e superficiale per annunciare l’inizio di un periodo di consapevolezza responsabile capace di dare il giusto valore alle opere d’arte.
In questa nostra epoca della riproducibilità tecnica dell’opera d’arte così come fu tratteggiata da Walter Benjamin, l’artista sa che se vuol essere riconosciuto “i suoi prodotti non possono che apparire nella forma di merce”; all’autore “come produttore” è subentrato l’artista come mercante e ben sappiamo che oggi, ancor prima delle merci, quello che va prodotto è il loro consumo esattamente come avviene col sistema della moda che per esistere deve inventarsi di continuo i propri consumatori. Per promuovere un artista si utilizzano apparati produttivi in piena regola. Viene messa in piedi una struttura pari a quella che serve per lanciare un auto o un vestito.
Ogni artista però sa che se la sua opera assume prevalentemente valore di merce di scambio, assolve solo parzialmente allo scopo della forza generatrice che l’ha prodotta.
Sa altresì che esistono luoghi dove il valore è espresso, per dirla con Benjamin, nella riproducibilità dell’arte tecnicizzata di massa dove non esiste l’esemplare originale, in contrapposizione all’espressione artistica tradizionale legata ai valori accademico-museali di unicità ed esistono luoghi non destinati all’esposizione, alla ritualizzazione dell’arte, luoghi liberi da prescrizioni mercificatorie dove l’arte è in diretto contatto con il loro destinatari quali sono gli spazi pubblici. Questa operazione, priva l’opera di valore puramente commerciale, restituendole valore d’arte. Non più oggetti ma opere d’arte che dialogano in modo diretto con il pubblico senza finte cornici.